- 1 Cloud computing, questo sconosciuto
- 2 L’hard disk esterno è più sicuro?
- 3 Prezzi e affidabilità a confronto
- 4 Gli hard disk sono più veloci ma non durano in eterno
- 5 Criteri per valutare hard disk esterni e cloud
- 6 Migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 7 Migliori hard disk esterni professionali di Novembre 2024
Sin dagli albori dell’era dei computer archiviare i dati è stato il problema principale di tutti gli utenti. Non solo i privati, ma anche e soprattutto le aziende, hanno sempre avuto bisogno di spazio per mettere al sicuro dati e backup del sistema operativo e questo spazio con l’andare del tempo è diventato sempre troppo poco. La tecnologia avanza con passi da gigante ed anche nel settore dello storage crea nuove soluzioni più performanti, come il cloud computing.
Cloud computing, questo sconosciuto
Per i profani dell’informatica il concetto di cloud può sembrare difficile, ma solamente perché è una parola straniera, come lo sono praticamente tutte quelle del settore informatico, dato che le innovazioni arrivano sempre da oltreoceano. La traduzione di cloud computing è nuvola informatica ed il suo concetto è in realtà molto semplice. Si tratta di uno spazio ubicato in un luogo non ben precisato dell’etere, da cui nuvola, ma che in realtà si tratta di server giganteschi posizionati chissà dove, nel quale si possono archiviare i dati.
Questo spazio è per l’appunto virtuale, ossia vi si può accedere esclusivamente tramite Internet e, cosa più interessante di tutte, da qualsiasi dispositivo hardware. Quasi tutti i server più conosciuti offrono uno spazio ai propri utenti, ad esempio Google mette a disposizione alcuni GB gratuiti per chiunque abbia una casella di posta elettronica gmail. In questo spazio possono essere inseriti dati dal computer, dallo smartphone, dal tablet e da qualunque dispositivo, purché si possa accedere al proprio account. Tutte le periferiche che funzionano tramite Android possono sfruttare lo spazio disponibile per archiviare e prelevare qualsiasi tipo di informazione.
Il cloud computing è nato perché la diffusione massiccia di tablet, portatili e smartphone lo rendono la soluzione ideale per accedervi da ogni luogo e con qualunque dispositivo.
L’hard disk esterno è più sicuro?
In molti si possono chiedere se sia sicuro lasciare i propri dati in giro per l’etere, se siano accessibili da qualcun altro oppure si possano cancellare per qualche motivo. Avere un solido hard disk a portata di mano e magari poterlo chiudere a chiave in cassaforte potrebbe sembrare più sicuro, ma in realtà non è così. Innanzitutto di dati personali sparsi per il Web ce ne sono in abbondanza, basti pensare alla posta elettronica, un’area nella quale si può accedere soltanto mediante password e vi sono archiviate tutte le e-mail.
Nel cloud è esattamente la stessa cosa, soltanto che invece della posta elettronica ci sono fotografie, filmati, documenti e file di ogni genere. La sicurezza offerta dai provider può variare a seconda che lo spazio sia gratuito oppure no e la maggior parte ne offrono una certa quantità gratis, che quasi sempre basta per la maggior parte degli utenti comuni. Le aziende potrebbero aver bisogno di soluzioni più sofisticate, tuttavia la password rimane e sarà sempre il metodo più sicuro per poter proteggere qualsiasi genere di informazione, è sufficiente avere l’accortezza di cambiarla spesso senza usare caratteri o frasi troppo semplici.
Prezzi e affidabilità a confronto
Oltre ai più importanti provider di posta elettronica, su Internet esistono numerosi server che offrono una certa quantità di spazio gratis, oltre il quale bisogna pagare. Tramite questi servizi si può anche inviare il link ad amici e conoscenti per poter visualizzare foto e filmati, oppure aumentare lo spazio a disposizione facendo iscrivere nuovi utenti, installando App sullo smartphone e altre cose simili. Si potrebbe pensare che se lo spazio gratis fosse sufficiente il prezzo da pagare sia nullo, invece bisogna calcolare la connessione Internet del computer o dello smartphone, perché il tempo per caricare o scaricare files può essere anche molto lungo.
Spesso poi bisogna anche sopportare pubblicità e rallentamenti vari per indurre l’utente ad acquistare i servizi a pagamento. Inoltre, specialmente nel caso in cui ci si trovi in movimento, c’è il rischio che la connessione non sia troppo veloce o addirittura sia assente, nel qual caso si rimane completamente bloccati, magari nel bel mezzo di un’operazione di lavoro. Gli hard disk portatili sono sempre a disposizione ma occupano spazio ed hanno un costo, anche in questo caso proporzionale alle dimensioni. Sono più affidabili perché si connettono fisicamente in ogni luogo della terra, che ci sia o non ci sia la connessione in Internet si possono reperire i dati contenuti, tuttavia sono anche più fragili perché si possono rompere a livello elettronico o meccanico.
Quando un hard disk casca in terra o si brucia tutti i dati sono persi; nel cloud non esiste questo pericolo e sono sempre a disposizione per ogni periferica.
Gli hard disk sono più veloci ma non durano in eterno
Con l’avanzare della tecnologia lo spazio sui dispositivi diventa sempre insufficiente ma non solo, perché i sistemi operativi si possono danneggiare o infettare e, se non si ha un backup da ripristinare, bisogna pagare un tecnico. Hard disk esterni o spazi cloud sono dunque indispensabili per motivi di sicurezza e non soltanto per archiviare i dati. A seconda della connessione Internet e del dispositivo che si sta usando, trasferire dati su uno spazio online può risultare un’impresa veramente molto lenta, evenienza che non capita con gli hard disk la cui velocità è sempre uguale.
Purtroppo, però, gli hard disk dopo un certo numero di anni si sciupano, per non parlare poi se si portano in giro, che sono a rischio di caduta e di rottura immediata; inoltre i dati non si possono sovrascrivere in eterno e ad un certo punto possono comparire errori oppure la pessima sorpresa di ritrovarsi un backup danneggiato e irrecuperabile. Questo non accade nello spazio cloud che, a parità di storage, da questo punto di vista è certamente più conveniente, considerando che non si romperà mai. In entrambi i metodi di archiviazione vi sono sistemi di sicurezza crittografata avanzati e naturalmente i server garantiscono che i file archiviati vengono controllati e protetti da qualsiasi tipo di virus e malware.
Per quel che riguarda gli hard disk è cura dell’utente fare attenzione a non infettarli caricandoci dei file poco sicuri ed è buona norma passare le unità al setaccio di un buon antivirus con frequenza. Nel caso di perdita di dati, la garanzia degli hard disk copre solamente i guasti e non il recupero dei dati, operazione costosissima da farsi esclusivamente in centri specializzati.
I servizi cloud a pagamento includono la possibilità di recuperare files persi o danneggiati, dunque spendere qualcosa in un abbonamento può risultare più sicuro e sollevare l’utente da qualsiasi rischio.
Criteri per valutare hard disk esterni e cloud
Per decidere quale sia la soluzione migliore tra un hard disk esterno oppure uno spazio cloud, bisogna tener presente che le opzioni sono molto diversificate tra loro in entrambi gli ambiti. La scelta di un hard disk va sostanzialmente fatta in base all’esigenza di spazio, di portabilità e di interfacce utilizzabili, relativamente a quelle che si hanno a disposizione nelle proprie periferiche. Le dimensioni degli hard disk esterni sono molto variabili ed esistono anche soluzioni molto piccole e portatili, ottime per chi è sempre in viaggio.
La valutazione del cloud deve essere fatta in base alla reputazione e alla affidabilità del server che offre il servizio. Bisogna considerare di spendere qualcosa per avere una maggiore sicurezza, perché spesso i servizi gratuiti sono veramente minimali. Anche in questo caso tutto dipende dalle necessità, perché pochi GB potrebbero essere sufficienti per qualche foto e video delle vacanze, ma non certo per un’azienda con molti dipendenti.