- 1 Gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni costano di più
- 2 Suddividere lo spazio in maniera intelligente
- 3 HDD Consumer
- 4 HDD Business
- 5 Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 6 Migliori hard disk esterni professionali di Novembre 2024
Il termine hard disk esterni con le maggiori dimensioni facilmente trae in inganno perché può significare due cose. Le dimensioni di un hard disk esterno sono date dal fattore di forma, ovvero lo spazio fisico che occupa, oppure dalla capacità, che in gergo tecnico indica la quantità di memoria disponibile dove archiviare i dati. In questa sede tratteremo di quest’ultima, perché quando si tratta di definire le dimensioni degli hard disk si intende quasi sempre la capacità.
Gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni costano di più
Gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni prodotti dalle aziende costano sicuramente tanti soldi.
Non è solamente la capacità di archiviazione a fare la differenza, ma anche le opzioni disponibili.
La grandezza intesa come spazio a disposizione non sempre corrisponde alla grandezza fisica. Vi sono drive piccolissimi che possono contenere molti terabyte di dati e altri assai ingombranti dove ce ne stanno di meno.
La tendenza dei produttori è orientata verso la riduzione dello spazio e la massimizzazione del rendimento, quindi dal punto di vista fisico più un hard disk è piccolo più costa. Lo stesso discorso vale per la capienza, che è direttamente proporzionale al prezzo.
Un hard disk molto piccolo e molto capiente avrà il prezzo massimo che si può trovare in commercio. Sono articoli abbastanza rari, perché gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni sono stazioni di storage che a volte hanno più dischi all’interno, perciò hanno grandezze importanti.
A livello domestico è difficile superare gli 8 TB di capacità, anche perché poi i prezzi sono talmente elevati da essere alla portata di poche persone. Con una grandezza del genere si archiviano tantissimi dati anche voluminosi, come film, fotografie ad alta risoluzione, partite salvate dalla consolle, giochi interi e molto altro.
Suddividere lo spazio in maniera intelligente
Gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni devono necessariamente subire qualche trattamento software per poter essere usati. Non è possibile lasciare lo spazio così com’è, perché non sarà minimamente funzionale. Appena viene comprato, un hard disk è già formattato per Windows, Macintosh o Linux, ovvero ha un file system che si può leggere con un sistema operativo piuttosto che con un altro.
Integrati in tutti i sistemi operativi vi sono dei programmi per gestire gli hard disk interni ed esterni e con questi si possono formattare o partizionare.
La formattazione permette di rendere un hard disk leggibile dal sistema operativo e creare delle partizioni serve a mettere più ordine nel dispositivo.
Se ne può addirittura creare una con un altro sistema operativo, avendo un HDD particolarmente grande. Per i meno esperti qui c’è una guida molto semplice e completa di video per formattare un hard disk esterno.
Una volta che l’hard disk è stato sistemato a proprio uso e consumo, ad esempio creando una partizione per i giochi, un’altra per le foto, un’altra per il lavoro e così via, si può iniziare ad usarlo. Le partizioni hanno anche un’altra utile funzione, perché gli hard disk magnetici con l’uso si frammentano e rallentano le prestazioni.
Ogni tanto gli HDD vanno deframmentati, il che è un’operazione piuttosto lunga di per sé, figuriamoci farla in un hard disk con decine di terabyte di capacità. Si potranno deframmentare solamente le partizioni che ne hanno bisogno, in modo da ridurre drasticamente i tempi.
HDD Consumer
Gli hard disk esterni con le maggiori dimensioni da usare in ambito domestico sono più economici rispetto a quelli per le aziende. I device più grandi hanno alimentazione separata, dunque necessitano di una presa di corrente alla quale essere collegati.
Alcuni sono veri e propri computer indipendenti, ovvero funzionano anche senza bisogno di essere collegati al PC o al Mac e sono anche quelli che costano di più. Oltre al prezzo di listino, molti negozi offrono articoli scontati perché magari non sono di ultimissima generazione e bisogna tenere gli occhi ben aperti su eventuali offerte.
Ad esempio si possono trovare degli ottimi Seagate da 8 TB che fino a qualche mese fa costavano 380 euro a 185 euro. Hanno fattore di forma da 3,5 pollici, alimentazione di rete e interfaccia USB 3.0. Se questa capacità non è sufficiente si può salire a 10 o 12 TB.
G-Technology vende ottimi drive esterni con capacità minima di 10 TB e interfaccia USB 3.0 che costano circa 490 euro. Salendo di prezzo, LaCie ha una linea di prodotti molto capienti con alimentazione esterna e interfaccia Thunderbolt: quelli da 12 TB costano 950 euro, ma è anche il tipo di interfaccia a far lievitare il prezzo.
Per avere capacità superiori bisogna puntare sui Network Attached Storage (NAS), che oltretutto hanno anche altri vantaggi. Se una volta erano riservati alle aziende, oggi sono entrati in molte case di utenti esigenti e avidi consumatori di terabyte.
Western Digital ha degli ottimi NAS con una coppia di hard disk da 10 TB installati, per un totale di 20 TB di capienza.
HDD Business
Per poter lavorare bene, le aziende non possono permettersi di risparmiare e devono avere hard disk esterni con le maggiori dimensioni di ottima qualità. In essi dovranno memorizzare dati sensibili di tutti i dipendenti, condividere le risorse e archiviare documenti importanti.
È indispensabile che questi dispositivi abbiano un sistema di protezione massimo ed anche la possibilità di recuperare i dati senza spendere soldi. La garanzia deve essere più estesa ed includere un servizio di recupero dati in caso di emergenza.
Non importa archiviare dappertutto quello che serve in modo che se si rompe un hard disk si possa ricorrere ad altri: ci vuole anche la sicurezza che un tecnico possa intervenire in tempo reale in caso di problemi.
In un’azienda va benissimo anche un hard disk da 10 TB, ma nelle più grandi non basta. Vengono quasi sempre usati i NAS con diverse coppie di slot a seconda delle necessità. Non è necessario riempire tutti gli slot, ma è opportuno che ve ne siano a sufficienza per poter aggiungere in seguito altri hard disk.
Attualmente un NAS da 12 slot con altrettanti hard disk installati da 8 TB costa circa 10.000 euro.
Con 96 TB di dimensione, qualsiasi azienda media o grande può ritenersi soddisfatta, sebbene esistano archivi di storage ancora più grandi che costano oltre 20.000 euro.