- 1 Gli hard disk esterni usb 2.0 sono passati di moda?
- 2 I moderni drive USB 2.0
- 3 Capacità e prezzi
- 4 Gli hard disk esterni USB 2.0 di fascia media
- 5 E quelli di fascia alta
- 6 Classifica dei migliori hard disk esterni di Aprile 2024
- 7 Migliori hard disk esterni con USB di Aprile 2024
- 8 Migliori hard disk esterni con USB 3.0 di Aprile 2024
Gli hard disk esterni usb 2.0 ormai non sono particolarmente diffusi perché soppiantati da interfacce più veloci. Ne esistono ancora in commercio e per saperli scegliere è bene avere qualche nozione di base sulle loro caratteristiche.
Gli hard disk esterni usb 2.0 sono passati di moda?
No, gli hard disk esterni usb 2.0 esistono ancora sul mercato ma ce ne sono di meno. La tecnologia USB 2.0 è stata sviluppata nel 2000 ed è rimasta in vigore fino al 2008, con l’uscita di USB 3.0. In otto anni sono stati realizzati milioni di dispositivi USB ed essendo un’interfaccia retro compatibile non passerà mai di moda.
L’ultimissima uscita sul mercato risale al 2013 e, per la prima volta, è stato cambiato il tipo di connessione.
USB 3.1 usa connettori Type C, però è sempre retro compatibile sino alla prima versione risalente al 1996. È sufficiente un adattatore che modifichi la connessione USB Type C in USB Type A o Standard, che sarà possibile leggere e scrivere tra dispositivi con versioni diverse. La velocità di trasferimento dei dati corrisponderà a quella della periferica più lenta.
Un tipo di incompatibilità che potrebbe sorgere con hard disk esterni usb 2.0 riguarda il file system, cioè il modo in cui vengono memorizzati i dati in ogni device, che è differente e si può leggere con Windows, Macintosh, Linux o con tutti e tre.
Ogni sistema operativo usa un file system a seconda della versione e, per poter usare un hard disk esterno deve poterlo leggere: quando il file system è incompatibile, non verrà visto dal computer.
Qui c’è una guida su come formattare un hard disk esterno non riconosciuto.
I moderni drive USB 2.0
Gli hard disk esterni usb 2.0 recentemente usciti sul mercato hanno formato da 2,5 pollici o 3,5 pollici. Considerando l’interfaccia più lenta, i produttori hanno puntato a valorizzare altre caratteristiche, come la robustezza e l’affidabilità.
Un case robusto è importantissimo quando il device è autoalimentato e deve essere trasportato tutto il giorno.
Ogni professionista ha al seguito un archivio di memoria portatile dove memorizzare ciò che gli occorre: oggi la digitalizzazione sta soppiantando la carta, pertanto ogni documento viene salvato in archivi informatici.
Il salvataggio avviene su supporti fisici e anche attraverso il Cloud computing nell’etere. Spesso è possibile farlo in entrambi i modi, perché i software integrati negli hard disk includono l’accesso ad una parte di memoria virtuale.
Oltre ai materiali ben più resistenti e performanti rispetto ai primi device USB 2.0 che uscirono negli anni 2000, la tecnologia di archiviazione è più sicura e duratura. I software sono cambiati e, come scritto poco sopra, includono tante funzionalità in più.
Anche la dotazione di programmi è importante: gestire con semplicità un HDD ed essere sicuri che i dati non si cancellino o vengano letti da estranei è di vitale importanza specialmente in ambito lavorativo.
L’alternativa comunque è sempre la rete, dove esistono moltissime utility free per gestire gli hard disk.
Capacità e prezzi
È risaputo che il prezzo di un hard disk esterno è proporzionale alla capacità di archiviazione. Vi sono anche altri fattori che influiscono sul costo e uno di essi è la velocità. Nel caso di hard disk esterni usb 2.0 quest’ultima è già eliminata, perché sono i più lenti che esistano sul mercato.
Senza alcun collo di bottiglia né intoppi di sorta, questa interfaccia viaggia a circa 480 MB/s teorici. Se si fa un confronto con gli hard disk USB 3.0, la cui velocità arriva a 5 GB/s, si può immaginare la differenza.
Oggi USB 3.0 è la più diffusa, ma non la più veloce che è Thunderbolt terza versione con i suoi 40 GB/s teorici.
Per riuscire a vendere dispositivi così lenti, i distributori hanno puntato sulla miniaturizzazione della tecnologia. Oltre alla robustezza, i device metallici sono più piccoli e maneggevoli, in modo da stare in tasca senza nessun rischio.
Un hard disk da 20 GB costa circa 12 euro ed occupa 85 x 85 x 12 mm con un peso di pochi grammi.
La capienza non è eccessiva, ma se si vuole aumentare crescerà anche il prezzo. Tra i più costosi vi sono gli hard disk esterni da 3,5 pollici e capacità di 2,5 TB. Questi drive si piazzano accanto al computer, la consolle o la TV, per rimanere lì a memorizzare dati in continuazione.
Sono progettati per lavorare molto e dunque con tutte le accortezze del caso, però non bastano meno di 120 euro per comprarne uno.
Gli hard disk esterni USB 2.0 di fascia media
Gli hard disk esterni usb 2.0 più usati sono quelli di fascia media, ovvero con capacità da 500 GB a 1 TB. I prezzi oscillano da 50 a 90 euro e ciò che fa la differenza sono diverse variabili.
I meno costosi sono da 2,5 pollici, autoalimentati e con un archivio di storage pari a 500 GB.
Non hanno nessuna caratteristica particolare, se non il prezzo basso. Il case è di pura plastica e per essere certi che non si rompa al primo colpo bisogna munirsi di un contenitore robusto e impermeabile.
In questa guida è possibile leggere come dove conservare l’hard disk esterno per evitare lesioni.
Con 75 euro si può acquistare un archivio di storage di tutto rispetto da 1 TB. La serie della Trascend, ad esempio, ha prodotti di ottima qualità garantiti ben tre anni, una durata che non viene offerta da tutti. Sono compatibili con tutti i sistemi operativi ed è possibile usufruire di un software gestionale che consente backup automatici del sistema operativo, sicurezza e varie funzioni di crittografia.
E quelli di fascia alta
Oltre agli archivi di storage da scrivania, tra gli hard disk portatili spiccano quelli super leggeri e ultra resistenti.
Hanno un costo medio di 90-100 euro e capacità di 500 GB. Sono in metallo, il che assicura un’ottima dispersione del calore oltre ad una maggiore resistenza, inoltre hanno dimensioni super compatte.
Un aspetto da non sottovalutare quando si sceglie un hard disk poco presente sul mercato è la marca, perché potrebbero essere vecchie rimanenze di magazzino di scarsa qualità.
Nessun brand di prestigio potrebbe permettersi di rischiare la propria reputazione vendendo articoli difettati o vecchi, pertanto conviene affidarsi ad aziende conosciute con garanzia italiana.
Anche leggere le recensioni degli utenti sui siti tematici è un ottimo metodo per fare la scelta giusta quando si vuole spendere poco e comprare bene.
Classifica dei migliori hard disk esterni di Aprile 2024
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