- 1 Cosa sono gli hard disk esterni USB?
- 2 Dimensioni e formato
- 3 Che significa USB 3.0?
- 4 Velocità e compatibilità di USB 3.0
- 5 Hard disk esterni USB 3.0 e 3.1
- 6 Hard disk da 2,5 pollici e 3,5 pollici
- 7 Scegliere un buon hard disk esterno USB 3.0
- 8 Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 9 Migliori hard disk esterni USB 3.0 di Novembre 2024
Sul mercato esistono moltissime tipologie di hard disk esterni. Per distinguerli si usano spesso diciture semplificate che non sempre vengono comprese dai profani: hard disk esterno USB 3.0 rappresenta il tipo di interfaccia che ha il device.
Cosa sono gli hard disk esterni USB?
Nonostante il concetto di per sé sia molto semplice, di hard disk esterni ne esistono moltissime tipologie. Detto in maniera molto easy, sono dispositivi che servono ad archiviare dati. I dati possono essere prelevati da varie periferiche, non solamente computer, ma anche smartphone, tablet, consolle, TV, eccetera.
Il mondo si sta completamente digitalizzando ed è risaputo che la carta verrà usata sempre di meno, anche per motivi di inquinamento. I vecchi faldoni di documenti lasceranno piano piano il posto ad hard disk esterni e spazi di archiviazione on-line.
Per chi lavora si tratta di una grande comodità, ma anche i privati possono usufruire di un archivio di storage portatile dove conservare ciò che desiderano.
La prima differenziazione che va fatta tra gli hard disk esterni è il formato.
Chi fa un mestiere sempre in movimento deve necessariamente avere un hard disk esterno da 2,5 pollici autoalimentato, portatile, leggero e che occupi poco spazio. Gli hard disk esterni da tenere sulla scrivania sono più grandi ma più capaci e veloci, inoltre costano meno degli altri.
Solitamente il formato più comune è di 3,5 pollici, ma esistono anche stazioni di storage che contengono più hard disk da 2,5 o 3,5 pollici. Queste ultime hanno dimensioni maggiori e vengono usate soprattutto in ambito professionale.
Dimensioni e formato
La dimensione di un hard disk esterno dal punto di vista fisico può essere confusa con il formato, che si misura in pollici. Come scritto nel paragrafo precedente, i formati più comuni sono 2,5 e 3,5 pollici, ma non sono gli unici. A parte i contenitori di hard disk come i NAS (Network Attached Storage), che naturalmente occupano uno spazio proporzionale a quanti ve ne stanno all’interno, dal lato opposto esistono drive piccolissimi.
Oltre alle chiavette USB che possono essere considerate a tutti gli effetti degli hard disk esterni, stanno prendendo il sopravvento le unità di memoria a stato solido, assai più piccole e compatte degli hard disk magnetici. Altri device di storage esterni si possono costruire da soli prendendo qualsiasi hard disk ed inserendolo in un apposito box. I box sono contenitori per hard disk e da 2,5 o 3,5 pollici nei quali basta inserire il drive e collegarlo dove si preferisce.
Il collegamento avviene quasi sempre tramite un cavo USB ed ecco che prende significato la dicitura USB 3.0.
Che significa USB 3.0?
Per capire che cosa significa USB 3.0 bisogna andare indietro nel tempo. Innanzitutto USB è l’acronimo della frase Universal Serial Bus, ed è un’interfaccia di comunicazione elettronica sviluppata negli anni ‘90.
L’interfaccia dell’hard disk esterno è lo standard di collegamento mediante il quale legge e scrive i dati con gli altri dispositivi.
I tipi di interfacce si sono sviluppati nel corso del tempo e quando, nel 1996, è nato USB è avvenuta una specie di rivoluzione nel mondo dell’informatica. La diffusione dei computer è diventata a macchia d’olio perché la velocità e la versatilità di USB hanno reso fruibili i computer a tutti. La prima versione di questa nuova interfaccia rivoluzionaria è chiamata USB 1.0 ed è praticamente in disuso, sebbene sia ancora presente su qualche vecchio computer.
Nel 1998 l’interfaccia si è evoluta raddoppiando la velocità, ed è stato inventato il tipo di collegamento USB 1.1, retro compatibile con il precedente. Nell’aprile del 2000 USB 2.0 ha letteralmente rivoluzionato l’informatica, rendendo la velocità dell’interfaccia oltre 30 volte superiore a quella precedente.
USB 2.0 è stato usato con successo fino al 2008, data dell’uscita sul mercato del nuovo USB 3.0, anch’esso retro compatibile con i precedenti.
Il fatto che USB più moderni e più antichi siano compatibili tra loro è stato il vero grande successo di questa interfaccia. Altra nota a suo favore è il tipo di connessione, lo spinotto è lo stesso sia in entrata che in uscita da USB 1.0 del 1996 a USB 3.0 del 2008.
Un hard disk esterno USB 3.0 si può leggere anche se si è dotati di un computer con una porta USB 2.0, o addirittura USB 1.0. I dispositivi collegati andranno alla velocità più lenta, ma la cosa interessante è che comunque potranno comunicare tra loro.
Velocità e compatibilità di USB 3.0
Solo recentemente lo standard USB ha modificato le porte di connessione, rendendole più piccole per aumentarne la velocità. L’ultimissima versione USB 3.1 è entrata sul mercato nel 2013 e, pur essendo retro compatibile con tutte le precedenti, ha uno spinotto diverso.
Questo inconveniente si può ovviare con un adattatore, il che ridurrà la velocità, però consentirà ai nuovissimi dispositivi di comunicare con computer o periferiche più datate. Per rendersi conto della velocità di trasferimento di un hard disk USB 3.0 vediamo uno schema con l’evoluzione dello standard nel corso degli anni.
La velocità di trasferimento si misura in megabit al secondo (Mbps) o gigabit al secondo (Gbps). Per capire la differenza di velocità, 1 Mb corrisponde a 1 milione o 106, mentre un gigabit a 1 miliardo o 109 .
Evoluzione dello standard USB:
- 1996: USB 1.0 – 1,5 Mbps (187,5 KB/sec)
- 1998: USB 1.1 – 12 Mbps (1,5 MB/sec)
- 2000: USB 2.0 – 480 Mbps (60 MB/sec)
- 2008: USB 3.0 – 4,8 Gbps (600 MB/sec)
- 2013: USB 3.1 – 10 Gbps (1,25 GB/sec)
Hard disk esterni USB 3.0 e 3.1
Come è noto l’informatica è in continua evoluzione alla costante ricerca di apparati più piccoli e veloci. Per questo motivo gli ultimissimi hard disk e computer che stanno uscendo sul mercato hanno interfaccia USB 3.1, ma USB 3.0 rimane ancora la più diffusa. Conviene comprare un hard disk esterno USB 3.0 perché sarà compatibile con la maggior parte dei computer in circolazione e non vi sarà necessità di comprare un adattatore per collegarlo alle porte.
Se si pensa di usare l’hard disk con molti computer, magari per motivi di lavoro, conviene acquistare un adattatore da USB 3.0 a USB 3.1.
Il connettore USB 3.1 viene chiamato USB C o USB Type C, mentre USB 3.0 e precedenti USB Type A. Come specificato sopra, la forma è diversa, ma non la compatibilità: l’unico inconveniente è la necessità di un adattatore che ridurrà la velocità del device. Come in tutti gli altri casi la velocità sarà quella del dispositivo più lento, in questo caso USB 3.0.
Nonostante si possa pensare che sia meglio stare al passo coi tempi e cercare un hard disk dotato di interfaccia USB 3.1, per il momento è consigliabile rimanere su USB 3.0, anche perché i computer che hanno il nuovissimo tipo di porta hanno quasi sempre anche quella standard.
Hard disk da 2,5 pollici e 3,5 pollici
Gli hard disk esterni più diffusi sono da 2,5 pollici e 3,5 pollici ed hanno interfaccia USB 3.0. Sono sempre meno i dispositivi in commercio con USB 2.0 e la differenza tra i due formati è dovuta all’alimentazione. Quelli da 2,5 pollici sono autoalimentati, o meglio, si alimentano con la corrente del computer al quale sono connessi.
Gli hard disk da 3,5 pollici hanno quasi sempre un’alimentazione a parte e vanno collegati a una presa di corrente. Le stazioni di hard disk o i NAS hanno la presa per la corrente e non sono portatili ma progettati per rimanere stabilmente in una posizione accanto al computer.
Spesso questi device sono wireless e possono essere raggiunti da ogni dispositivo per leggere e scrivere i file memorizzati.
Esistono anche hard disk esterni che hanno interfaccia USB 3.0 e connessione wireless, in maniera da essere più flessibili e compatibili con apparecchi non Wi-Fi. Maggiori sono le tecnologie, più alto sarà il prezzo, ma è inutile buttare via dei soldi con opzioni che non verranno mai usate.
Scegliere un buon hard disk esterno USB 3.0
Per scegliere un buon hard disk esterno USB 3.0 la cosa migliore da fare è documentarsi nei siti di informatica e soprattutto leggere le recensioni degli utenti. Altre variabili da tenere in considerazione, oltre all’interfaccia, sono la capienza e il fattore di forma che solitamente è da 2,5 o 3,5 pollici.
Per avere il massimo della velocità con interfaccia USB 3.0 bisogna scegliere le memorie a stato solido comunemente conosciute come SSD che, a parità di capienza e interfaccia, sono molto più veloci degli hard disk magnetici.
Anche il prezzo è assai più alto ma, come per tutti i dispositivi elettronici ed informatici, tenderà a calare con l’aumentare della diffusione. Queste memorie sono più piccole perché hanno una tecnologia completamente diversa rispetto agli hard disk magnetici. Sono formate da un circuito elettronico e funzionano mediante memoria Flash, dunque sono più compatte e sottili. Sono rapidissime per lo stesso motivo: la memoria è esclusivamente elettronica, pertanto più veloce e non soggetta a deframmentazione.
Essendo piuttosto recenti hanno ancora qualche controindicazione, ma i vantaggi sono notevoli e soprattutto l’andamento del mercato tenderà a soppiantare i vecchi hard disk con le memorie elettroniche. Ovviamente occorreranno parecchi anni, però l’evoluzione dell’informatica è da sempre orientata verso la miniaturizzazione e la velocizzazione dei dispositivi.