- 1 Hard disk esterni rimovibili veloci e capienti
- 2 L’interfaccia degli hard disk rimovibili
- 3 Le dimensioni di un HDD esterno
- 4 Hard disk esterni rimovibili da 3.5 pollici
- 5 Quanto costano
Anche quest’anno sono usciti nuovi hard disk esterni rimovibili più performanti rispetto al passato. La tecnologia non si ferma e tutti gli anni i produttori mettono in commercio articoli più avanzati. Ogni periferica preferisce un tipo di hard disk esterno, dunque vediamo quali sono i migliori quest’anno a seconda dell’uso al quale saranno destinati.
Hard disk esterni rimovibili veloci e capienti
Riuscire a star dietro a tutte le innovazioni tecnologiche proposte dalle aziende non è semplice. Per avere l’articolo più veloce, capiente ed economico dell’anno bisogna spulciare tra le infinite offerte dei migliori brand.
Per non perdersi nella scelta la prima cosa da sapere è l’uso al quale sarà destinato l’archivio portatile, in modo da restringere il campo.
Tra i parametri da tenere in considerazione non c’è solamente la capienza, ma anche la velocità e la portabilità. Un hard disk molto capiente ma lento sarà meno utile rispetto ad un altro più piccolo ma molto veloce nello spostare e leggere i file.
Specialmente in ambito lavorativo la velocità è molto importante ed ecco che quest’anno le interfacce più moderne sono calate di prezzo. È sceso anche il prezzo delle unità di memoria a stato solido SSD che sono notoriamente gli hard disk esterni rimovibili più veloci in assoluto.
In realtà non sono veri e propri HDD, ma circuiti elettronici super resistenti ed estremamente rapidi che usano la memoria Flash piuttosto che dischi e testine come gli hard disk meccanici. Tenendo in considerazione la velocità e il costo delle SSD, è preferibile usarle per montarci il sistema operativo e velocizzare l’avvio del computer.
Quando lo spazio che serve non è molto allora hanno un senso ma, a parità di capienza, convengono ancora i dischi magnetici.
L’interfaccia degli hard disk rimovibili
La velocità degli hard disk esterni dipende da tanti fattori, primo tra tutti l’interfaccia. Quest’anno il tipo di connessione che va per la maggiore è ancora USB 3.0, che ha avuto un enorme successo perché è retro compatibile.
Anche chi possiede un computer con la porta USB 2.0 o addirittura precedenti può leggere un archivio con interfaccia USB 3.0.
Questo standard è diventato universale negli anni ‘90 ed è tuttora il più usato perché oltre che con hard disk esterni funziona con telecamere, stampanti, macchine fotografiche, joystick e perfino chiavette USB.
USB 3.0 è stato sviluppato nel 2008 ma non è il più veloce di tutti, perché nel 2013 è uscito USB 3.1. Quest’ultimo presenta l’inconveniente di avere il collegamento diverso rispetto agli altri, per cui è necessario un adattatore che ridurrà un po’ la velocità di trasferimento.
Il problema non si pone se il computer è dotato di connessione Type C, ovvero quella adatta a USB 3.1. Nei computer e laptop moderni questa porta c’è sempre, ma in quelli datati c’è ancora la vecchia USB 2.0.
In questo caso ci vuole un adattatore che costa meno di 10 euro. Non esiste solamente l’interfaccia USB sugli hard disk esterni rimovibili ma molte altre. Di seguito una tabella che mostra le più conosciute con relativo anno di uscita e velocità.
Anno | Interfaccia | Velocità |
---|---|---|
1996 | USB 1.0 | 1 Mbps |
1998 | USB 1.1 | 7 Mbps |
2000 | USB 2.0 | 480 Mbps |
2008 | USB 3.0 | 4,8 Gbps |
2013 | USB 3.1 | 7,2 Gbps |
2011 | Thunderbolt 1 | 10 Gbps |
2013 | Thunderbolt 2 | 20 Gbps |
2015 | Thunderbolt 3 | 40 Gbps |
Le dimensioni di un HDD esterno
La scelta di un hard disk esterno portatile deve essere fatta tenendo in considerazione velocità e capienza, ma non sono le uniche due variabili determinanti: c’è anche la dimensione o, più precisamente, il fattore di forma.
Quando un hard disk deve essere portato in giro bisogna che abbia due fondamentali requisiti: essere robusto e piccolo. A questo proposito ci sono gli hard disk esterni antiurto, ideali quando serve un archivio di storage in condizioni estreme.
Hanno un prezzo abbastanza elevato, ma sono indispensabili se si devono memorizzare riprese da droni oppure lavorare in zone dove c’è il rischio che caschino in terra o dentro l’acqua. Il prezzo di questi archivi sale in base alla qualità della protezione, che in alcuni casi è di tipo militare.
Inutile acquistarli quando serve semplicemente un disco che non si rompa se cade in terra, nel qual caso è sufficiente una robusta custodia che costa molto meno.
Le dimensioni degli hard disk esterni rimovibili meccanici diminuiscono di anno in anno.
I più piccoli sono quelli da 2.5 pollici autoalimentati: basta inserire il cavo nella presa adatta che funzionano. Si possono leggere da tutti i computer pertanto sono utili a chi lavora o a chi gioca con le console.
Quando lo spazio necessario non è troppo si possono usare le vecchie e pratiche chiavette USB, oggi disponibili in tutte le forme più originali. Sono molto piccole anche le SSD, al punto da essere paragonabili ad una carta di credito.
Hard disk esterni rimovibili da 3.5 pollici
Nel precedente paragrafo abbiamo parlato delle dimensioni degli hard disk esterni rimovibili che, a parità di prezzo e capienza, sono preferibili da 2.5 pollici autoalimentati. Ha senso quest’anno continuare a parlare di hard disk esterni da 3.5 pollici alimentati a corrente?
Non sono affatto passati di moda perché in alcuni casi sono ancora necessari. Basti pensare che sono più veloci degli altri perché viaggiano mediamente a 7.200 RPM, contro quelli da 2.5 pollici che arrivano a 5.400 RPM.
Questa sigla è l’acronimo di Rotazioni Per Minuto e misura i giri compiuti in un minuto dall’hard disk. Gli HDD esterni alimentati a corrente costano meno in proporzione alla quantità di spazio, inoltre sono più affidabili e duraturi.
Il fatto di avere un’alimentazione indipendente se da una parte è scomodo perché ci vuole una presa nei paraggi, dall’altra solleva il computer dall’aggravio di alimentare un archivio importante. Più periferiche sono collegate al computer più questo sarà rallentato perché deve impiegare una parte di energia per loro.
Gli hard disk esterni da 3.5 pollici sono anch’essi rimovibili, sebbene con un po’ più di difficoltà. Occupano spazio, è vero, ma nulla vieta di collegarli da un computer all’altro della casa o dell’ufficio vicino ad una presa di corrente.
Solitamente la capienza massima degli HDD esterni autoalimentati è di 4 TB, mentre non esistono limitazioni per quelli con alimentazione indipendente.
Quanto costano
Con l’avvento di nuovi tipi di archivi rimovibili, così come di interfacce che si stanno facendo sempre più spazio nel mercato degli hard disk, i prezzi hanno subito diverse oscillazioni anche quest’anno. Cominciamo dai meno costosi che hanno interfaccia USB 2.0 e contengono al massimo 20 GB di dati.
Si comprano con 15 euro, stesso prezzo dei box multimediali, volendo inserire anch’essi tra gli hard disk esterni rimovibili. Un box media player con funzione OTG costa 13 euro, ma a cosa serve? Si può annoverare anche questo tra gli hard disk esterni portatili migliori di quest’anno perché bisogna collegarlo allo smartphone o al tablet, inserirci un drive SATA e usarlo come archivio.
I box media player servono soprattutto per vedere film e ascoltare audio musicali e quelli con OTG sono utili perché compatibili con tutti i device grazie alla funzione OTG.
USB On-The-Go è una specifica indispensabile agli smartphone per collegarci, tramite un adattatore, hard disk e altre periferiche.
Tra gli hard disk esterni rimovibili da 2.5 pollici più economici di quest’anno si parte da 45 euro per avere una capienza di 500 GB con interfaccia USB 3.0. Gli hard disk esterni con alimentazione di rete partono da 75 euro per avere 2 TB di spazio.
Una unità di memoria stato solido SSD da 240 GB costa 48 euro, mentre una da 128 GB con interfaccia USB 3.1 ne costa 37. Le chiavette USB partono da 2,50 euro per 16 GB di capienza e interfaccia USB 2.0.
Per averne una da 32 GB e interfaccia USB 3.0 ci vuole circa il doppio e quelle con un aspetto estetico stravagante costano anche di più. In questo settore fanno lievitare il prezzo la robustezza dei materiali e la velocità, infatti una pendrive in metallo, resistente a condizioni atmosferiche estreme, impermeabile, con interfaccia USB 3.0 (3.1 Gen 1) costa quasi 160 euro. La capacità è di 4 GB.