- 1 Gli hard disk esterni USB 3.0 sono i più diffusi
- 2 Vantaggi e svantaggi
- 3 Variabili da considerare per scegliere
- 4 Protezione dei dati e prezzi medi
- 5 Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 6 Migliori hard disk esterni USB 3.0 di Novembre 2024
Quest’anno sono usciti sul mercato molti hard disk esterni USB 3.0, dato che è l’interfaccia più comune, veloce e pratica che ci sia in commercio. In questa guida una rapida carrellata delle caratteristiche che li contraddistinguono aiuterà nella scelta del miglior compromesso tra prezzo e qualità.
Gli hard disk esterni USB 3.0 sono i più diffusi
La storia dell’interfaccia USB si perde nel lontano 1996. All’epoca il mondo dell’informatica entrò in tutte le case grazie alla possibilità di trasferire file audio e video. Visto il grande successo, le evoluzioni di USB sono state numerose e non sono ancora finite: lo standard è implementato ovunque.
Nel 1996 è stata sviluppata la versione 1.1, con una velocità teorica di 1,5 MB/s, nel 1998 USB 1.1 andava a 12 MB/s e nel 2000 c’è stata la rivoluzione: USB 2.0 viaggia ad una velocità teorica di 480 MB/s.
Questa è stata la versione più longeva, perché ci sono voluti otto anni per arrivare a produrre hard disk esterni USB 3.0 nel 2008. Si tratta attualmente dei più diffusi sul mercato, perché hanno l’eccezionale velocità teorica di 5 GB/s. USB non si è fermata, nel 2013 ha immesso sul mercato USB 3.1 cambiando il tipo di connettore in Type C.
Questo ha frenato molti utilizzatori, costretti ad acquistare un adattatore per usare il disco con la maggior parte dei dispositivi. La connessione USB Standard è tuttora la più venduta ed è implementata anche nei computer di ultimissima generazione che hanno anche USB 3.1.
Questi ultimi, compresi gli hard disk, hanno ancora un costo piuttosto elevato, per questo motivo USB 3.0 è attualmente ancora l’interfaccia più usata nei computer e nelle periferiche.
Vantaggi e svantaggi
Esistono ancora in commercio hard disk esterni USB 2.0 oppure con altre interfacce meno conosciute. Il prezzo degli archivi di storage è proporzionale alla velocità, oltre ad una serie infinita di variabili. I vantaggi degli hard disk esterni USB 3.0 sono veramente tanti, a partire dalla vasta diffusione e l’universalità del connettore.
L’interfaccia USB è retro compatibile, pertanto gli HDD si potranno leggere e scrivere anche con computer datati, però alla velocità del device più lento.
Collegando un hard disk USB 3.0 ad un computer USB 2.0 la velocità di trasferimento dei dati sarà di 480 MB/s e non di 5 GB/s. La retro compatibilità vale anche per USB 3.1, che però ha il problema della connessione: un adattatore lo risolverà, però ridurrà notevolmente la velocità di trasferimento. Questo non significa che l’hard disk non si possa utilizzare anche con computer del 1996.
La compatibilità e la grande diffusione sono i vantaggi principali degli hard disk esterni USB 3.0.
Esiste purtroppo anche qualche svantaggio, primo tra tutti la velocità. USB 3.1 è in grado di trasferire i dati a 10 GB/s teorici, il che è utile specialmente quando i file sono molto grandi. Gli ultimi dispositivi in commercio hanno tutti la porta Type C e molti sono dotati anche di USB Standard o Type A.
Quelli per Macintosh hanno anche Thunderbolt che alla sua terza versione può essere usata con connettori Type C. La velocità teorica di Thunderbolt 3 è di 40 GB/s, ben lontana dai 5 GB/s di USB 3.0.
Lo svantaggio principale degli hard disk esterni USB 3.0 è la velocità, assai inferiore ad interfacce più moderne.
Variabili da considerare per scegliere
La scelta di hard disk esterni USB 3.0 è molto vasta e adatta a tutte le tasche. Gli articoli più diffusi hanno una capacità da poche centinaia di gigabyte a 8 TB. Quando si parla di uso aziendale i terabyte aumentano moltissimo ma, rimanendo in ambito consumer, la capienza deve rimanere limitata.
La capacità di archiviazione è la variabile che incide maggiormente sul prezzo di un hard disk esterno USB 3.0. È importante anche la dotazione di software, perché i più capienti da scrivania vengono generalmente usati per il backup automatico del sistema operativo.
Questa funzione è molto utile sia in ambito domestico che aziendale, pertanto non deve mai mancare nel programma di gestione dell’HDD. A volte questi programmi sono trial: è sufficiente disinstallarli e installarne uno gratuito scaricato da Internet che il gioco è fatto. Il problema si pone anche quando il programma occupa troppo spazio o svolge funzioni che non interessano: basta toglierlo e metterne un altro oppure usare lo spazio per archiviarci altri dati.
Oltre alla capacità, un aspetto molto importante di un hard disk portatile è la resistenza agli urti. I dispositivi da 2,5 pollici auto alimentati sono concepiti per essere usati da chi viaggia tutto il giorno. Metterli in tasca o lasciarli dove capita non è una buona abitudine.
Gli hard disk magnetici sono molto più diffusi rispetto alle unità di memoria a stato solido, ancora molto costose. Queste ultime non hanno problemi di velocità e robustezza, ma se le possono permettere in pochi. Gli hard disk magnetici hanno testine che si muovono su piatti rotanti e basta un urto per schiacciarle o danneggiare il dispositivo in maniera irreparabile.
I produttori quest’anno hanno avuto un occhio di riguardo alla robustezza del case e sono uscite anche molte custodie per proteggere i device. Gli HDD esterni estremamente robusti che possono essere schiacciati o cadere da altezze notevoli senza subire danni hanno prezzi molto alti.
Anche in questi prodotti l’interfaccia più diffusa è USB 3.0, ma l’uso è consigliabile solamente in caso di attività ad alto rischio come sport estremi o lavori particolari.
Protezione dei dati e prezzi medi
Tra le numerose proposte di quest’anno, non bisogna sottovalutare quale tipo di software è installato negli hard disk esterni USB 3.0. Oltre alla protezione fisica è importante la protezione tecnologica dei dati in essi contenuti.
I recentissimi hard disk superprotetti con password da digitare sul case sono ancora troppo costosi e adatti più che altro alle aziende. Hanno prezzi che possono superare i 3.000 euro.
A livello privato, per salvaguardare i dati basta saper usare una password leggendo la guida come proteggere l’hard disk esterno con password e magari nascondere qualche partizione da occhi indiscreti.
Per quel che riguarda gli hard disk portatili da 2,5 pollici, i prezzi partono da 20 euro e arrivano ad oltre 900, mentre quelli da 3,5 pollici costano da 20 euro in su. Per quel che riguarda NAS e stazioni di storage professionali, le migliori e più sofisticate costano almeno 2.800 euro.