- 1 Il funzionamento di un hard disk esterno con periferica USB
- 2 L’evoluzione dello standard USB
- 3 Modelli economici
- 4 Hard disk USB di fascia media e alta
- 5 Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 6 Migliori hard disk esterni con USB 3.0 di Novembre 2024
Un hard disk esterno con periferica USB è probabilmente la forma di archiviazione più diffusa. Viene usato in ambito domestico e aziendale per conservare qualunque cosa: memorizzare dati di lavoro, fotografie, video, partite salvate della consolle, programmi televisivi e molto altro. A seconda delle funzioni disponibili il prezzo può variare parecchio.
Il funzionamento di un hard disk esterno con periferica USB
USB è l’acronimo di Universal Serial Bus ed è uno standard inventato nel 1996 che ha diffuso l’informatica a livello capillare.
Grazie all’aumentata velocità, che all’epoca era eccezionale, e alla possibilità di trasferire contenuti audio e video, USB è entrato di prepotenza in tutte le case: chi non aveva un computer l’ha comprato.
Da allora vi sono state molte evoluzioni in tutti i settori hardware e un hard disk esterno con periferica USB è oggi molto facile da trovare: tutti i computer e i dispositivi hanno almeno una porta USB dove collegarlo. Questi hard disk esistono in diversi formati e sono più o meno dotati di funzioni elementari o professionali: in poche parole ce ne sono da tutti i prezzi.
Essendo particolarmente diffuso, lo standard USB è presente in ogni computer e si possono trovare hard disk esterni di buon livello a un prezzo molto contenuto.
Ci sono periferiche professionali che funzionano nella stessa maniera e, come sempre, i prezzi lievitano in base alla tecnologia. Le fasce di prezzo degli HDD esterni USB partono da poche decine di euro per arrivare a migliaia. Per gli utenti domestici e le piccole aziende, un hard disk esterno con periferica USB si trova a prezzi abbordabili, anche se è di ultimissima generazione.
USB si è evoluta negli anni ma è retro compatibile, pertanto un disco esterno appena uscito sul mercato si potrà usare anche con un computer degli anni ’90.
L’evoluzione dello standard USB
Gli ingegneri, quando hanno visto il successo planetario che ha avuto l’interfaccia USB, si sono dati da fare per evolverla a livello di velocità e compatibilità. Ad oggi rimane ancora la più diffusa, sebbene ve ne siano altre più veloci. Funziona con tutti i sistemi operativi e non ha bisogno di driver di terze parti, a meno che l’hard disk non sia formattato con un file system non adatto ed in quel caso bisogna appunto installare dei driver in modo da renderlo utilizzabile.
Un hard disk esterno con periferica USB ed un file system adatto a Windows per funzionare su un computer con sistema operativo Macintosh o Linux deve avere i driver adatti.
Aldilà della periferica, leggendo questa utile guida su come formattare un hard disk esterno non riconosciuto si risolveranno tutti i problemi.
Da gennaio 1996 a settembre 2008, l’interfaccia USB ha usato lo stesso tipo di connettori, denominato anche USB A oppure USB Standard.
Per velocizzare ulteriormente la trasmissione dei dati, nel gennaio del 2013 è stato sviluppato un nuovo tipo di connettore più piccolo, chiamato USB Type C. Questo connettore è adatto all’ultimissima versione USB 3.1, che raggiunge velocità di 10 volte superiori rispetto alla 1.0.
Il nuovo connettore non è compatibile con periferiche datate, pertanto bisogna munirsi di un adattatore per usare un hard disk esterno con periferica USB e connettore Standard con una porta USB Type C.
Modelli economici
Un hard disk esterno con periferica USB di solito costa poco. L’interfaccia più diffusa è USB 3.0, ma in commercio esistono ancora hard disk esterni USB 2.0. Naturalmente questi ultimi costano meno, ma non sempre. A volte hanno funzioni aggiuntive o sono costruiti con materiali pregiati e robusti che fanno lievitare il prezzo.
Oltre agli hard disk meccanici, vi sono le unità di memoria a stato solido SSD che sono ancora molto costose perché hanno una tecnologia esclusivamente elettronica e non magnetica come gli HDD tradizionali. Per l’utente hanno lo stesso funzionamento, si collegano alla porta e vanno: in realtà sono estremamente diverse e lo si vede anche a livello fisico.
Oltre alle SSD ci sono gli hard disk ibridi, denominati con l’acronimo SSHD. Sono una via di mezzo tra quelli meccanici e quelli a stato solido, perché hanno una parte magnetica e usano la memoria Flash.
Queste ultime due tipologie di hard disk non rientrano tra quelli economici, dove possiamo trovare solamente unità esterne di archiviazione quali chiavette USB o HDD da 1 o 2 TB. Le chiavette USB da 8 o 16 gigabyte partono da 5 euro di prezzo e hanno forme molto particolari idonee ad un regalo simpatico. Le custodie per hard disk e i box hanno più o meno lo stesso prezzo e gli hard disk esterni partono da 20 euro.
Un buon lettore multimediale costa più o meno 12 euro e i prezzi degli hard disk esterni USB 3.0 da 500 GB vanno dai 40 euro in su.
Si tratta di drive da 2,5 pollici autoalimentati, ma se si desidera un hard disk da 3,5 pollici il prezzo può scendere un po’, proporzionalmente alla capacità di archiviazione. Gli hard disk desktop costano cari perché hanno molte funzionalità. Un drive da 3,5 pollici e 2 TB di capienza non vale meno di 100 euro.
Hard disk USB di fascia media e alta
Il costo di un hard disk esterno con periferica USB è determinato da tante cose. Oltre alla capienza, contano la portabilità e la capacità di resistere ad urti, schiacciamenti e sballottamenti, in pratica la qualità del case.
I drive ultra resistenti ed impermeabili possono essere schiacciati da un camion senza colpo ferire ed hanno prezzi altissimi nonostante la capienza sia ridotta a qualche centinaio di GB.
In ogni caso è difficile trovare hard disk portatili autoalimentati con capacità maggiori di 2 TB, perché altrimenti diventerebbero troppo pesanti e impegnativi. È anche sconsigliabile comprarli: se la necessità è avere molto spazio bisogna scegliere un articolo da 3,5 pollici o un NAS (Network Attached Storage).
Gli hard disk esterni professionali fino a 12.000 TB di capacità costano circa 1.000 euro. Con 500 euro si trovano ottimi hard disk USB desktop da 6.000 TB con interfaccia USB 3.1 Type C, la più veloce sul mercato.
Una SSD da 2 TB con connessione USB 3.1 Gen 1 costa 1.100 euro, mentre da 4 TB con interfaccia Serial ATA III il prezzo scende a 800 euro. Come si può notare non è tanto la capacità che fa il prezzo ma la tecnologia.