Hard disk esterni Iomega: info, dettagli, prezzi, recensioni

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Gli hard disk esterni Iomega hanno una lunga e gloriosa storia balzata agli onori della cronaca nel lontano 1980. L’azienda è nata a San Diego in California ed ha inventato il mitico Iomega Zip nel 1994. Il supporto è stato un antesignano dei masterizzatori ed è caduto nel dimenticatoio con la diminuzione dei prezzi di CD e DVD riscrivibili.

 

Lo Zip, il Jaz e il click della morte

Gli hard disk esterni Iomega sono ancora in auge, sebbene in passato abbiamo letteralmente spaccato il mercato. All’epoca dei floppy disk da 3,5 pollici la capacità di archiviazione non era particolarmente elevata. Le persone e soprattutto gli uffici erano pieni di floppy disk al punto da non sapere più dove metterli.

Lo Iomega Zip aveva inizialmente una capacità di 100 MB e usava supporti leggermente più grandi dei floppy disk. Le versioni seguenti erano più capienti, con 250 e 750 MB.

La prima comparsa sul mercato dello Zip è stata nel 1994 ed era disponibile interno ed esterno. Inizialmente l’interfaccia per collegare il dispositivo esterno era SCSI ma appena è uscita USB è stata subito sfruttata con grande successo. La versione interna usava interfaccia SCSI o ATAPI ma è uscita presto di produzione per lasciare spazio a quella FireWire o USB.

Con l’invenzione delle chiavette USB lo Zip è caduto nel dimenticatoio anche perché costava parecchi soldi rispetto ai nuovi supporti con memoria Flash. All’epoca una piccola percentuale di unità per scrivere i dati avevano un problema che impediva l’allineamento delle testine magnetiche con conseguente perdita di tutto ciò che era stato registrato. I meno giovani ricorderanno “il click della morte”, terrore di tutti gli smanettoni di quei tempi. Se l’unità si guastava emetteva un particolare click quando cercava di accedere invano al disco inserito. Molti utenti organizzarono una class action di protesta.

Hard disk esterni Iomega ieri

Passato il momento di gloria dello Zip è stata la volta del lettore Jaz drive che aveva capacità di 1 GB e 2 GB. Il Jaz è uscito sul mercato nel 1996 ed è rimasto in vendita fino al 2002. La versione iniziale aveva la capacità di 1 GB, sostituita nel 1998 da quella da 2 GB. I supporti magnetici erano leggermente più grandi di quelli per lo Zip ed erano formattati per Windows o Macintosh.

L’unità Jaz era disponibile interna o esterna, con interfaccia SCSI e vari adattatori venduti a parte per collegarla tramite porta parallela, USB o FireWire.

Le periferiche Jaz soffrivano del problema del surriscaldamento con conseguente impossibilità di lettura dei dischi inseriti all’interno e inoltre quando si accumulava della polvere nel dispositivo diventava impossibile usarlo. Il Jaz è stato definitivamente soppiantato dai masterizzatori, così Iomega ha orientato la produzione verso nuove periferiche. L’azienda è stata acquistata da EMC Corporation nel giugno del 2008, per poi essere assorbita da Dell Technologies nel 2016.

Gli hard disk esterni Iomega attualmente sul mercato vantano una tecnologia avanzatissima e sono piuttosto cari. Lo Iomega Zip è diventato un oggetto da collezione: quello esterno da 250 MB USB perfettamente funzionante in buone condizioni vale circa 400 euro, quello interno 370 euro. Uno Iomega Jaz interno SCSI da 1 GB nuovo costa 340 euro, mentre uno esterno da 2 GB usato in ottimo stato vale da 120 a 180 euro.

Hard disk esterni Iomega oggi

Oggi gli hard disk esterni Iomega sono considerati di fascia alta ed hanno un prezzo medio di 100 euro per 360 GB di archiviazione. Queste unità si connettono tramite interfaccia USB 2.0 ed hanno velocità di rotazione di 7200 RPM con buffer di 8 MB. Sono Plug and Play e funzionano sia con sistemi operativi Windows che Macintosh. Gli hard disk esterni Iomega cosiddetti mini pesano solamente 50 grammi, hanno connessione USB e sono progettati per essere super resistenti ad urti e sbalzi atmosferici.

Sono compatibili con Windows e Macintosh e si connettono al computer mediante cavo USB. Hanno dimensioni di 7 × 5 × 1,4 cm e sono auto alimentati, per cui si possono mettere in tasca e trasportare ovunque per memorizzare i dati da diversi dispositivi.

Questi drive così piccoli vanno bene anche per essere usati con lo smartphone. Basta collegarli ad un adattatore micro USB-USB che vengono riconosciuti come unità esterne di archiviazione. Naturalmente bisogna che lo smartphone o il tablet supportino la tecnologia OTG e per il resto funzionano perfettamente. Si possono collegare anche alle console previa formattazione adeguata oppure lasciando che sia la console stessa a formattare automaticamente il nuovo device.

Lo stesso discorso vale per le televisioni, molto spesso gli apparecchi più evoluti appena si accorgono che un nuovo hard disk esterno viene collegato automaticamente lo formattano per poterlo usare. Chi volesse procedere autonomamente troverà su questo sito una video guida su come formattare un hard disk esterno.

Prezzi

La gamma di hard disk esterni Iomega include dispositivi con connessione USB 3.0. Si tratta di dischi da 500 GB o 1 TB, fattore di forma 2,5 pollici auto alimentati. Grazie alla connessione USB 3.0 raggiungono velocità di 5 gigabit al secondo e sono fabbricati con un materiale metallico molto robusto. Nonostante le dimensioni contenute di 8 × 12 × 1,5 cm, pesano quasi 200 grammi.

I drive da 500 GB costano 90 euro mentre quelli da 1 TB hanno un prezzo medio di 215 euro.

Oltre agli hard disk esterni auto alimentati da 2,5 pollici, Iomega vende anche drive da scrivania con alimentazione indipendente. Hanno fattore di forma da 3,5 pollici, connessione USB 2.0 e velocità di rotazione di 7200 RPM. Dal punto di vista estetico sono piuttosto robusti e pesano quasi un kg, hanno bisogno di una presa di corrente per funzionare sia con Macintosh che con Windows. Questi dischi rigidi esterni nella versione da 1 TB hanno un prezzo medio di 35 euro, così contenuto perché sono usciti di produzione da tempo.

Della stessa serie sono stati prodotti drive da 2 e 3 TB, ormai obsoleti e praticamente introvabili. Ci sono ancora molti accessori come cavi e trasformatori, perché questi dischi rigidi esterni sono stati costruiti con materiali duraturi e molti li posseggono ancora e li usano con soddisfazione. Sono molto diffusi e tuttora in vendita su diversi e-commerce i dock dove collegare l’iPhone. Hanno uno slot per schede SD da 4 GB e costano mediamente 50 euro.

Sono piuttosto cari gli HDD esterni da 2,5 pollici auto alimentati ultra compatti con capacità di 1 TB, infatti costano più di 210 euro. I dischi rigidi versione desktop con alimentazione di rete, interfaccia eSATA/USB da 500 GB costano quasi 150 euro.


Ex tecnico hardware e software con studi di ingegneria informatica alle spalle, mi dedico da tempo alla scrittura on-line e sono in procinto di iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti. Ho qualche anno di esperienza in diversi settori, ma l’informatica è quello che preferisco perché lo conosco sin dalla nascita dei PC negli anni ’80. Mi piace seguire l’evolversi di invenzioni e nuove tecnologie e tenermi aggiornato sull’uscita di nuovi prodotti sul mercato.

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