- 1 Come devono essere gli hard disk esterni per Android
- 2 Trasferire file da e verso lo smartphone
- 3 Collegare hard disk senza fili
- 4 Formattazione del device
- 5 Prezzi medi di hard disk Wi-Fi
- 6 Hard disk esterni per Android e pendrive
- 7 Video tutorial
Sempre più persone usano il sistema operativo del robottino verde, perciò questa guida sui migliori hard disk esterni per Android può essere utile a tanti. Avere un dispositivo di archiviazione per il tablet o lo smartphone è importante, dal momento che si tratta di periferiche non molto capienti.
Come devono essere gli hard disk esterni per Android
Gli hard disk esterni per Android non sempre sono semplici dispositivi che si collegano e si possono subito leggere e trasferire file. Come molti sapranno, non basta inserire un cavo USB che connetta il telefonino al computer per leggerne il contenuto.
I device con il sistema operativo di Google, che siano tablet o smartphone, se vengono collegati al computer si mettono solamente in carica, a meno che non siano dotati di tecnologia OTG.
Questo termine identifica l’acronimo USB On The GO, una specifica che si trova su tutti i device di ultima generazione. Prima di acquistare hard disk esterni per Android, però, è bene sincerarsi che siano supportati dal telefono o dal tablet.
Come si fa a capire se questa tecnologia è presente oppure no? Solitamente nelle specifiche viene scritto dal produttore ma, qualora non ci fosse, basta scaricare una App dal Google Play Store come USB OTG Checker o Easy OTG Checker, che il mistero verrà svelato con un tap sullo schermo.
Se il risultato dell’analisi fosse positivo si può proseguire acquistando un adattatore da inserire nella porta micro USB che la trasformi in USB dove collegare l’hard disk. Oltre a dispositivi di archiviazione si possono collegare tastiere, mouse, controller di videogiochi e altre periferiche USB.
La verifica più importante è la presenza della tecnologia OTG, l’hard disk esterno o la chiavetta USB possono essere di qualsiasi tipo.
Trasferire file da e verso lo smartphone
Dopo essersi assicurati che la tecnologia OTG sia supportata e avere acquistato un qualsiasi adattatore per pochi euro, è il momento di comperare l’hard disk. Il dispositivo, come detto alla fine del precedente paragrafo, può essere di qualsiasi tipo, meglio se non troppo ingombrante e portatile, considerando che starà spesso in tasca o in borsa.
Una volta inserito il device all’adattatore e collegato al tablet o al telefono, bisogna agire secondo la versione del sistema operativo. In linea di massima basta andare nella gestione dei file dove sarà presente l’unità esterna collegata e spostare ciò che si desidera mediante trascinamento.
Per rimuovere in sicurezza l’archivio, bisogna espellerlo come si fa con il computer.
Per gestire meglio i file da spostare vi sono applicazioni molto interessanti, leggere e gratuite che si trovano nello Store. Cercando “file manager” verrà fuori una lunga lista dalla quale sarà possibile scegliere quella che ci ispira di più.
Il funzionamento di tutte è molto simile: una volta installate basta collegare hard disk esterni per Android e concedere i permessi di accesso alla memoria se viene richiesto.
Collegare hard disk senza fili
Se il proprio dispositivo non fosse compatibile con la tecnologia OTG, oppure lo fosse ma il costruttore la avesse disabilitata per motivi di sicurezza, le strade da seguire sono diverse. La più complicata è riservata agli esperti ed è sconsigliabile, a meno che non si sappia davvero dove mettere le mani.
Bisogna abilitare la Root del telefono, una cosa che tra l’altro spesso invalida la garanzia. In questo modo si avrà accesso alle aree segrete del sistema e sarà possibile installare le librerie necessarie per collegare hard disk esterni per Android o qualsiasi altro dispositivo si desideri.
Un’altra procedura meno rischiosa, più semplice e alla portata di tutti, è acquistare un HDD Wi-Fi. Ormai i prezzi degli hard disk wireless non sono più proibitivi, perciò conviene spendere qualcosa in più ma avere la comodità di stare senza fili, collegamenti e adattatori tra i piedi.
Tra l’altro l’hard disk sarà disponibile per tutti i device, dunque trasferire file dal computer al tablet, piuttosto che dallo smartphone all’hard disk o al computer sarà un gioco da ragazzi.
Un’altra alternativa forse più costosa, è trovare un dispositivo da collegare direttamente alla porta dello smartphone o del tablet, sempre che sia compatibile. Se il telefonino ha solamente la classica micro USB ci vuole l’adattatore.
Formattazione del device
Gli hard disk esterni per Android devono avere un particolare tipo di formattazione e per i meno esperti qui c’è una video guida su come formattare un hard disk esterno. La formattazione è il tipo di allocazione dei file nel dispositivo, che sia una chiavetta USB o un hard disk.
Di solito viene specificato nelle caratteristiche elencate dal produttore, tuttavia formattare un drive è un’operazione molto semplice come si può vedere dalla video guida di cui si parlava sopra. Chiunque può prendere qualsiasi hard disk e formattarlo in FAT32, un tipo di allocazione dei file usato dalle chiavette USB.
Non tutti gli hard disk esterni sono formattati in questa maniera, per Windows ad esempio il metodo migliore è NTFS. Android supporta solamente FAT32, dunque non c’è bisogno di formattare una pendrive, a meno che non sia di ultima generazione ed abbia un file system diverso.
La seccatura della formattazione si può ovviare con una applicazione specificatamente studiata per far funzionare i dispositivi Android con hard disk e periferiche formattate NTFS.
Mediante una delle tante App gratuite sarà possibile leggere dal telefonino o dal tablet qualsiasi hard disk esterno con un file system non compatibile. In questo modo un HDD esterno Wi-Fi si può trasformare in un vero e proprio NAS collegandoci tutti i dispositivi della casa, inclusa la TV.
I file si possono trasportare dall’hard disk di casa su un cloud online e viceversa, senza bisogno di accendere il computer.
Prezzi medi di hard disk Wi-Fi
Nel paragrafo precedente abbiamo detto che un dispositivo di archiviazione senza fili è molto più comodo degli altri però costa di più. Oltre al prezzo maggiore, bisogna considerare che c’è una batteria interna che si scarica e va ricaricata.
Tramite la App installata per il controllo del device esterno sarà possibile fare qualunque cosa come accedere ai file, spostarli, condividerli e proteggerli tramite password criptate.
Oggi i prezzi degli hard disk esterni Wi-Fi si aggirano sui 350 euro per 1 TB di capacità.
Si tratta di periferiche alle quali è possibile collegare fino a 8 dispositivi ed hanno perfino uno slot per scheda di memoria SD. In questo modo si possono trasferire direttamente i file salvati sul tablet o smartphone Android oppure sulla fotocamera.
La durata della batteria è di circa 6 ore in funzionamento continuo e 20 ore in stand-by. Il prezzo di questi dispositivi non è certo economico, infatti volendone uno da 2 TB si arriva a spendere quasi 800 euro.
Hard disk esterni per Android e pendrive
I prezzi degli hard disk esterni per Android scendono parecchio quando si cerca un dispositivo con cavo. Solitamente si preferisce una chiavetta USB piuttosto che un hard disk esterno da 2.5 pollici, ma si possono collegare anche drive station da 3.5 pollici o un NAS.
Il costo medio di un HDD portatile da 1 TB è di circa 50 euro, anche se dipende dal tipo di interfaccia che è molto importante perché determina la velocità di trasferimento.
Oggi hanno tutti almeno interfaccia USB 3.0, ma si sta facendo spazio anche la USB 3.1, che costa ovviamente di più. Il prezzo di una pendrive per Android da 256 GB non arriva a 30 euro, mentre un’unità di memoria stato solido SSD da 1 TB costa circa 160 euro.