- 1 Perché è utile partizionare
- 2 Partizionare con Windows
- 3 Partizionare con Macintosh
- 4 Come procedere nella pratica
- 5 Cosa sono le partizioni
- 6 Vantaggi dell’hard disk esterno partizionato
- 7 Video: come partizionare con Gestione Disco
- 8 Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
- 9 Classifica dei migliori hard disk esterni professionali di Novembre 2024
Partizionare l’hard disk esterno significa creare al suo interno degli scompartimenti virtuali che verranno visti dal sistema operativo come dischi a sé stanti. L’operazione è molto utile per fare ordine nel dispositivo, dedicando ogni partizione ad un uso specifico, ad esempio se ne può usare una per il backup automatico e un’altra per le copie dei file più importanti. L’operazione si può svolgere con programmi che sono integrati in tutti i sistemi operativi oppure si possono scaricare gratuitamente da Internet.
Perché è utile partizionare
A seconda delle dimensioni dell’hard disk esterno, è opportuno crearvi alcuni scompartimenti in maniera da tenere in ordine tutto il contenuto.
Ricavare spazi indipendenti, ognuno con il proprio nome separato dagli altri all’interno di un hard disk, si chiama in gergo tecnico partizionare, ovvero creare partizioni di spazio nell’unità.
Fare una partizione non è un’operazione obbligatoria ma è molto utile, specialmente con le dimensioni odierne degli hard disk esterni, che hanno una tale capienza che si corre il rischio di perdersi nei meandri del device. C’è anche il rischio che alcuni file si corrompano e dunque, se sono particolarmente importanti, non c’è niente di meglio che inserirli in due partizioni distinte. Inutile dire che è bene mettere nell’hard disk esterno anche i file utili presenti sul computer e il backup del sistema operativo.
I backup automatici si possono programmare con i software che vengono venduti insieme all’hard disk esterno e sono fondamentali nel caso ci fossero problemi nel computer perché si possono facilmente recuperare dall’HDD esterno.
Partizionare con Windows
Con il sistema operativo Windows l’utilità di per gestire tutti i dischi collegati al sistema si chiama Gestione Disco che a seconda delle versioni del sistema operativo vi si accede in maniera diversa: se non è immediatamente visibile, basta fare una ricerca. Il programma è molto semplice e mostra graficamente tutti i dischi rigidi collegati al computer, che siano interni o esterni.
Quando viene collegata una nuova unità esterna si potranno trovare le informazioni alla sua sinistra, dove vi sarà la dimensione del disco accanto a un’unica barra con scritto il tipo di file system.
Sicuramente vi sarà anche il disco rigido interno al PC, che nella maggior parte dei casi è partizionato in almeno due unità, una riservata al sistema operativo e ai programmi e l’altra ai documenti. Quasi sempre ce ne sono altre nascoste riservate ai file di sistema e al backup. Sarà bene creare sull’hard disk esterno almeno una partizione per i file e un’altra per i backup automatici del sistema operativo o delle partite giocate se l’unità è collegata a una consolle.
Partizionare con Macintosh
Anche nel sistema operativo Macintosh è presente un programma gratuito per partizione gli hard disk interni ed esterni che si chiama Utility Disco.
Dopo aver connesso l’hard disk esterno al Macintosh entrare in Finder, Applicazioni e fare doppio clic su Utility Disco: si aprirà una finestra dove vi saranno tutti gli hard disk collegati al computer, tra cui quello da partizionare.
Una volta selezionato, cliccare sulla scheda partizioni per vedere le informazioni relative alla situazione del dispositivo, nel menu a tendina scegliere il numero di partizioni che si desiderano fare e, se sono due, la grafica mostrerà due rettangoli bianchi. Selezionarne uno per scegliere il file system da creare, la dimensione ed altri particolari che è bene lasciare settati così come sono a meno che non si sia esperti.
Ripetere l’operazione per l’altra partizione, o le altre, in caso se ne vogliano fare più di due e cliccare sul tasto Applica. A questo punto basta dare il via all’operazione selezionando Crea partizioni e aspettare che si concluda il processo. Anche con i Mac si può riservare una partizione per il backup e le altre alla conservazione dei file più importanti, ma non solo, perché molti collegano un hard disk esterno al proprio computer Macintosh o Windows per installarci un altro sistema operativo, ad esempio Linux.
Ogni volta che si vorrà operare con uno o l’altro OS basterà collegare l’hard disk esterno al computer e selezionare dal Boot Manager quale usare.
Come procedere nella pratica
Abbiamo scritto sopra che con Windows il nuovo hard disk esterno verrà visto come un’unica barra da suddividere a nostro piacimento.
Per procedere basta cliccare con il tasto destro sulla medesima e selezionare la voce Riduci volume dal menu a tendina che comparirà, digitare il numero di megabyte che si desiderano per la nuova partizione e cliccare sul pulsante Riduci.
Questa operazione creerà uno spazio non allocato e per trasformarlo in una nuova partizione basta cliccare sulla voce del menu Nuovo volume semplice. Proseguendo nel wizard bisogna decidere le dimensioni, la lettera e il file system da assegnare. Quello di Windows è NTFS, tuttavia è bene sceglierlo solamente se si è sicuri che il drive verrà utilizzato esclusivamente con questo OS, altrimenti è preferibile partizionarlo e formattarlo in FAT32, un tipo di file system con alcune limitazioni ma compatibile con tutti i sistemi operativi.
Si tratta dello stesso file system usato nelle chiavette USB e nelle schede SD, mentre i computer Macintosh di solito usano HFS+ e Linux ext4.
Anche il Pinguino ha integrato un tool per partizionare e gestire hard disk interni e esterni che si chiama Gparted.
Cosa sono le partizioni
A livello più tecnologico esistono diversi tipi di partizioni: primarie, estese e logiche.
Le partizioni primarie sono usate per il sistema operativo e per qualsiasi tipo di file, le partizioni estese invece contengono partizioni logiche, che a loro volta possono contenere ogni genere di file, ma non il sistema operativo.
Nel caso di un hard disk esterno bisognerà creare una partizione estesa con all’interno più partizioni logiche, dando loro nomi diversi per avere più ordine, perché è opportuno deputare ogni spazio ad un uso specifico. Volendo è possibile anche estendere o ridurre partizioni già esistenti cliccando sull’apposita voce di menu Estendi volume. La partizione andrà ad estendersi prendendo lo spazio non ancora allocato e bisognerà specificare la quantità che si desidera, considerando che è possibile rubare spazio solamente alle partizioni adiacenti e ciò non comporterà la perdita di nessun dato dalla partizione ridotta.
Le partizioni si possono anche cancellare, ma prima bisogna eliminare il volume nel quale sono state create. Sul grafico di Gestione Disco basta cliccare col tasto destro sull’hard disk e selezionare la voce Elimina volume quindi, per eliminare la partizione trasformandola in spazio non allocato da usare in altro modo, bisogna cliccare da Elimina partizione il riquadro Spazio disponibile.
Vantaggi dell’hard disk esterno partizionato
A meno che non sia estremamente piccolo e usato per scopi specifici, un hard disk esterno va partizionato per tanti motivi. Il primo, come già accennato, è quello di avere tutti i dati più in ordine e soprattutto creare una parte deputata ai backup del sistema operativo, operazione fondamentale per essere sicuri di ripristinare il computer in un attimo qualora dovesse andare in crash. Una partizione può essere chiamata fotografie ad esempio e quindi senza dover andare a cercare per tutto l’hard disk si andrà a colpo sicuro a vedere le foto conservate. Un’altra può essere riservata alle partite qualora l’HDD sia collegato a una consolle ed un’altra ai film.
Un vantaggio non indifferente è la velocità, perché le unità logiche più piccole potranno essere formattate o deframmentate rapidamente e l’accesso ai file diventerà tempestivo.
Video: come partizionare con Gestione Disco
Classifica dei migliori hard disk esterni di Novembre 2024
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